La ventitreesima giornata del campionato di massima serie ha messo di fronte Torino e Salernitana: partita, per larghi tratti, soporifera e priva di emozioni. Risultato finale ad occhiali, che scontenta entrambe le squadre.
Team arbitrale: Daniele Chiffi di Padova coadiuvato da Bresmes e Scarpa; quarto ufficiale Dionisi, al Var Marini e Valeri.
Passiamo alla moviola
Al 26′ Sazonov (T) entra in netto ritardo su Tchaouna (S): Chiffi, giustamente, lascia proseguire il gioco per la norma del vantaggio. Al termine dell’azione, l’arbitro ammonisce il difendente georgiano per fallo imprudente. Decisione corretta.
Al 44′ Masina (T) interrompe, con un tackle, una pericolosa azione di ripartenza inizializzata da Kastanos (S): Chiffi, molto vicino all’azione, non ravvisa irregolarità. Nonostante la genuinità dell’intervento, il difendente granata non colpisce mai il pallone. Pertanto, sarebbe stato giusto assegnare un calcio di punizione a favore degli ospiti con ammonizione per S.P.A.
Al 47′ Pierozzi (S) trattiene Zapata (T) per la maglietta, interrompendo una potenziale azione pericolosa: Chiffi assegna un calcio di punizione al Torino, senza estrarre alcun cartellino. Decisione inconcepibile, considerando la facile lettura dell’episodio. Manca, dunque, un evidente cartellino giallo per S.P.A., ai danni di Pierozzi.
Al 52′ Sazonov (T), già ammonito, interviene da dietro su Kastanos (S): Chiffi, vicinissimo, lascia proseguire il gioco. Il difendente georgiano non colpisce mai il pallone, assumendosi un grosso rischio. Da valutare l’entità del contatto. Se l’arbitro avesse fischiato, sarebbe scattata – automaticamente – la seconda ammonizione per imprudenza.
Al 62′ Chiffi ammonisce Pierozzi (S) per proteste: la sensazione è che il difendente della Salernitana non abbia inveito verso il direttore di gara, bensì, verso se stesso o i propri compagni di squadra. Decisione rivedibile.
Episodio chiave
All’80’ Bellanova (T), all’interno della propria area di rigore, si frappone con il corpo ad un pallone proveniente da un colpo di testa di Zanoli (S), distante circa una decina di metri: Chiffi, molto vicino all’azione, lascia proseguire il gioco, nonostante le proteste degli ospiti.
Nonostante il movimento del braccio tenda ad ingannare i calciatori della Salernitana, è facilmente “intuibile” che il pallone vada a sbattere sul bacino di Bellanova, non sul braccio destro. A testimoniare il tutto, è la prosecuzione lineare del pallone che giunge, senza alcun cambio di direzione, sui piedi di Dia (S). Qualora il pallone avesse impattato sul braccio destro del difendente, nonostante lo stesso provi in tutti i modi a ritrarlo, e Chiffi non avesse concesso il rigore, il Var avrebbe dovuto richiamare l’arbitro ad una OFR. Un calcio di rigore molto simile – per dinamica – è stato assegnato la settimana scorsa, nella sfida Verona Lecce, a favore degli scaligeri.
Al netto di qualche frame ingannevole, circolato sul web nelle ore successive alla gara, la decisione dell’arbitro è da ritenersi corretta.
In conclusione, la prestazione di Chiffi lascia molto a desiderare, soprattutto dal punto di vista tecnico e disciplinare. Sufficiente la prestazione dei due assistenti. Poco lavoro, in sala Var, per Marini e Valeri.