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Il Giro Granata – 17/09/1995, quel 3-0 a Venezia passato in secondo piano

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Domenica la Salernitana giocherà a Venezia e inevitabilmente la mente dei tifosi granata tornerà a quel 14 dicembre 1997, quando la squadra di Delio Rossi schiantò con un netto 3-0 i lagunari di Walter Novellino con una doppietta di Di Vaio e il sigillo definitivo di Renato Greco. Un successo che consentì ai granata di sopravanzare il Venezia in classifica e di issarsi in vetta al campionato, posizione che la Salernitana non avrebbe mai più abbandonato per il resto della stagione, conclusasi con la promozione in A ottenuta matematicamente il 10 maggio 1998, proprio nel ritorno contro il Venezia all’Arechi.

Ma esiste un’altra vittoria della Salernitana per 3-0 al “Penzo” di Venezia che è stata, nel corso degli anni, oscurata dal successo della stagione della promozione. Una vittoria datata 17 settembre 1995. Correva la 4/a giornata del torneo di Serie B 1995/1996 e la Salernitana sbarcava in laguna con un bottino di 5 punti potenziali guadagnati sul campo, frutto del successo sul Cosenza alla prima di campionato e dei pareggi con Chievo e Bologna ma con…1 solo punto in classifica.

Questo perché ai granata era stata comminata una penalizzazione di 4 punti in graduatoria a causa di un presunto illecito amministrativo. Con questo fardello sul groppone, per la Salernitana del neo allenatore Franco Colomba, chiamato dal presidente Aliberti a sostituire Delio Rossi passato al Foggia, una partenza sprint era d’obbligo.

Il gruppo era praticamente lo stesso della stagione precedente, con qualche novità. Come quella del sostituto di Pietro Strada, passato alla Reggiana. Al suo posto, il ds Peppe Cannella optò per Alessio Pirri, fantasista di belle speranze di scuola Cremonese. Tra le specialità della casa, il calcio di punizione. A Venezia, quel 17 settembre 1995, avvenne il primo saggio. Al 37′, destro di Pirri dai 23 metri e palla in porta alla sinistra di un impietrito Roma, portiere dei lagunari.

A inizio ripresa, l’uno-due definitivo per i granata, o meglio, per i biancocelesti, considerata la casacca indossata quel giorno dalla Salernitana. Al 51′, il raddoppio. Affondo di Ricchetti e palla per Spinelli, appostato al limite dell’area. Controllo dell’ex Ascoli, centravanti titolare per la forzata assenza di Pisano infortunatosi alla prima col Cosenza, e pallone nell’angolino basso. Un giro di lancette e Tudisco, da sinistra, serviva un pallone in area per De Silvestro. Conclusione in movimento di quest’ultimo e respinta di Roma. Il difensore veneto Zanutta intervenne in scivolata per anticipare Grimaudo ma la sfera sbatté sul corpo del compagno di reparto Sadotti (prossimo granata nella stagione successiva), terminando in rete per il più clamoroso degli autogol.

Al 66′, l’espulsione del lagunare Tramezzani poneva termine alla contesa. La Salernitana sbancava Venezia per 3-0, portandosi a quota 4 punti in classifica. Quattro giorni dopo, il 21 settembre, San Matteo, la CAF restituiva i 4 punti ai granata di Colomba che, in questo modo, salirono al secondo posto con 8 punti, a -1 dalla capolista Verona.

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