Home Food zone LA PIZZA DI SCAROLE: UNA PRELIBATEZZA QUATTRO STAGIONI

LA PIZZA DI SCAROLE: UNA PRELIBATEZZA QUATTRO STAGIONI

La tradizione gastronomica spesso è intrisa da sapori ed odori che ci riportano indietro nel tempo. Credo che la cucina sia il luogo che raccolga il maggior numero di ricordi, legati ad esperienze di vita vissuta ineludibili. Il cibo racconta sempre una storia d'amore... che sia legata a se stessi o a terzi.

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Ho dei gusti semplicissimi; mi accontento sempre del meglio.

(Oscar Wilde)

Buongiorno e buona domenica cari lettori. Quest’oggi presenteremo la ricetta di una specialità tipica campana: l’intramontabile pizza di scarole.

Morbida e saporita internamente, pastosa e compatta esternamente, tanto da sembrare quasi una torta di verdure. La pizza di scarole nasce come un rustico tipicamente legato alla vigilia di Natale, ma è talmente buona da non avere stagionalità: è possibile realizzarla in ogni periodo dell’anno ed esiste sempre un pretesto valido per poterla preparare e gustarla.

In Campania – per la sua farcitura – si posso scegliere due varianti: la scarola o indivia, ovvero, la riccia e la liscia. La prima è usata essenzialmente da cruda, in insalata , da sola o con altri ortaggi, condita con olio extravergine, aglio e limone e un goccio di colatura di alici. Mentre la liscia si usa cotta, dapprima lessata in acqua salata e poi saltata in padella con olio extravergine, aglio, acciughe, capperi e olive nere di Gaeta. È proprio quest’ultima la varietà che deve essere usata per preparare la gustosa pizza di scarole.

PIZZA DI SCAROLE

INGREDIENTI PER L’IMPASTO

-500 kg di farina 00
-50 g di strutto o sugna o olio di semi
-15 g di sale fino
-12.5 g di lievito di birra
-12.5 g di zucchero
-350/400 g d’acqua tiepida

INGREDIENTI PER IL RIPIENO:

-1,5 kg di scarole lisce, mondate
-150 g di olive nere di Gaeta
-30 g di capperi lacrimella dissalati
-2 filetti di acciughe sott’olio
-1 spicchio d’aglio
10 g di pinoli
-10 g di uva passa ammollata precedentemente in un bicchiere di marsala secco
-olio extravergine d’oliva
-sale

PREPARAZIONE PER L’IMPASTO

  • In una ciotola con tutta l’acqua sciogliete il sale,  la sugna e lo zucchero. Aggiungete la metà della farina,  mescolate e unite il lievito sbriciolato, lavorando molto energicamente l’impasto per alcuni minuti. Unite, poco alla volta, la farina restante e continuate ad amalgamate il composto fino a che non si stacca dalle pareti della ciotola. Trasferite l’impasto sul piano di lavoro e lavoratelo energicamente per una 20 di minuti. Formate un panetto, coprite con un panno e fate riposare per 1 ora. Dividete l’impasto ottenuto in panetti ricavandone 1 staglio del peso di 500 g e 1 da 300 g.
  • PREPARAZIONE PER IL RIPIENO
  • Preparate la pasta come indicato nella ricetta, ricavandone 1 staglio del peso di 500 g e 1 da 300 g. pulire le scarole da eventuali foglie macchiate tagliatele a meta della lunghezza e lavatele in abbondante acqua più di una volta. Sbollentatele leggermente in acqua è sale già in ebollizione scolatele ben bene. Soffriggete nell’olio lo spicchio d’aglio, aggiungete i capperi dissalati, le olive, le acciughe e i pinoli. Unite poi le scarole e l’uva passa e fate saltare il tutto per 10 minuti. Mettetele a raffreddare in un colapasta per far uscire l’ultima acqua di cottura. Oleate la teglia da 28 cm e stendetevi 1 panetto di pasta da 500 gr, lasciandolo debordare un po’ oltre l’orlo. Stendete sopra le scarole ormai fredde, coprite con il secondo disco di pasta, steso la larghezza della teglia e sigillate i bordi. Pennellate la pizza con l’olio e fatela lievitare una 30 minuti. Cuocete a forno 180° per circa 30 minuti.
  • La pizza è ottima anche fredda e, assolutamente da provare, anche la versione fritta in abbondante olio di semi ma per questa ricetta dovete leggere le prossime riviste.
  • CONSIGLIO SPASSIONATO:
  • potete arricchire il ripieno con 100 g di provola affumicata a cubetti e 50 gr di pecorino romano.
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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!