Home Editoriale “La moviola di Venezia vs Salernitana”.

“La moviola di Venezia vs Salernitana”.

Da considerarsi positiva la prestazione di Di Bello che ha ben deciso nell’episodio chiave della gara.

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti

Nell’anticipo tra Venezia e Salernitana – valevole per la decima giornata d’andata del campionato di massima serie – non sono certamente mancate le polemiche per la direzione di gara dell’arbitro Di Bello. Proprio su questo aspetto, prima di addentrarmi nella moviola, vorrei spendere due righe. Tanti – forse troppi – parlano di arbitraggio senza avere la minima conoscenza dell’argomento trattato, cosa ancor più grave è quando ad alzare “polveroni inutili” sono proprio i dirigenti/tesserati delle società professionistiche. È sicuramente cosa risaputa che l’arbitro sia un bersaglio semplice da colpire, ma sarebbe quasi ora di darsi una calmata soprattutto a livello culturale, visto che gli episodi diviolenza” fisica e verbale nei confronti di ragazzini alle prime armi, sono argomento all’ordine del giorno nelle categorie inferiori.  Chi vuole ergersi a paladino della giustizia – mi riferisco anche a determinate testate locali e non, che continuano a fare disinformazione becera, fomentando odio e pregiudizio nei confronti della figura dell’arbitro – abbia almeno la “bontà” di studiare il regolamento del gioco del calcio, altrimenti corre solo ed esclusivamente il rischio di cadere nel “qualunquismo” più assoluto.

Chiedo scusa ai lettori per questo piccolo – ma doveroso – sfogo!

Passiamo alla moviola.

[ EPISODI PRIMO TEMPO ]

Non ci sono particolari episodi da segnalare nella prima frazione di gioco. Sono giuste le ammonizioni comminate per fallo di gioco a Buso (V) e Bonazzoli (S).

[ EPISODI SECONDO TEMPO ]

Al 63’ Ceccaroni (V) interviene in ritardo su Kastanos (S): Di Bello fa bene a concedere il vantaggio per il concretizzarsi di un’azione potenzialmente pericolosa, ma sbaglia a non ammonire il calciatore veneto al termine della stessa. Intervento fuori tempo ed imprudente, il giallo sarebbe stata cosa giusta e saggia.

Al 67’ l’episodio chiave della gara:  Ampadu (V) perde il pallone al limite della propria area di rigore ed una volta anticipato da Ribery (S) stende quest’ultimo colpendolo sulla caviglia sinistra. Di Bello inizialmente lascia proseguire il gioco per poi ritornare sui propri passi fischiando il calcio di punizione diretto a favore della Salernitana ed espellendo il difendente nero verde. A quel punto entra in scena il Var Manganiello che richiama Di Bello al monitor: chi ha seguito l’incontro su DAZN ha potuto leggere in sovraimpressione “CHECKING RED CARD – DENIAL OF GOAL SCORING OPPORTUNITY”, riassunto sul regolamento del gioco del calcio con l’acronimo D.O.G.S.O. Dopo una veloce “on field review” l’arbitro pugliese non cambia la propria decisione presa in campo, confermando il calcio di punizione diretto ed il cartellino rosso per Ampadu.

[ CONSIDERAZIONI PERSONALI ]:  è sicuramente un episodio rognoso, non semplice da giudicare in tempo reale, ma andiamo per gradi. Innanzitutto – chicca per i più attenti osservatori – bisogna notare che Di Bello fischia con alcuni secondi di ritardo, elemento che lascia intendere che sia stato aiutato nella decisione dall’assistente numero due Miele e/o dal quarto uomo Gariglio – che avevano sicuramente una visuale più favorevole, più ampia rispetto a quella dell’arbitro che era schiacciata, frontale.  Analizzando l’intervento – invece – ci sono tutti i presupposti per parlare di un fallo di gioco imprudente, per intenderci da cartellino giallo, se fosse accaduto in una zona di campo differente. Arriviamo alla cosa che ha destato più polemiche ovvero il colore del cartellino: per quanto mi riguarda non c’è alcun dubbio sulla sanzione disciplinare adottata dall’arbitro in campo in quanto ci sono tutti i presupposti per parlare di un D.O.G.S.O  (chiara occasione da rete). Vediamo cosa dice il regolamento:

Estratto dal regolamento del giuoco del calcio, pagina 96, regola 12 “FALLI e SCORRETTEZZE”.

 Considerando che tutti e quattro i paletti imposti dalla regola sono presenti nell’azione, trovo inappropriato l’intervento del Var Manganiello, una forzatura l’on field review che non ha fatto nient’altro che accendere gli animi in campo, soprattutto in casa Venezia.

Al di là di qualche mancato fischio/provvedimento disciplinare, è da considerarsi positiva la prestazione di Di Bello che ha ben deciso nell’episodio chiave della gara.  Ottima anche la prestazione dei due collaboratori Raspollini e Mele, un po’ meno quella dei varisti Manganiello e Vivenzi (resta un tabù la scelta di richiamare al monitor l’arbitro, nell’occasione dell’espulsione di Ampadu).

In foto: Marco Di Bello di Brindisi.
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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]