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La moviola di Sampdoria Salernitana

Un Paolo Valeri "indisciplinato", al Marassi: gestione dei cartellini tutt'altro che impeccabile!

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti

Trentatreesima giornata del campionato di massima serie che ha visto scontrarsi Sampdoria e Salernitana: nella sfida giocatasi oggi pomeriggio allo stadio Marassi, ad avere la meglio è stata la Salernitana, che ha chiuso la “pratica” dopo appena dieci minuti di gioco.

Per quanto riguarda la prestazione della squadra arbitrale, Valeri ed i suoi collaboratori non hanno per niente convinto. Seppur non ci sono episodi particolarmente rilevanti ai fini del risultato finale, la “gestione disciplinare” dell’arbitro di Roma 2 è risultata a dir poco confusionaria, a tratti unidirezionale.

In foto: Paolo Valeri di Roma 2

Passiamo alla moviola.

[Episodi primo tempo]

Al 18’ Rincon (SM) interviene su Djuric (S), all’altezza della linea mediana: Valeri fa ampi cenni di proseguire, considerando il tutto, come un semplice contatto di gioco. Dal mancato fischio dell’arbitro, ne nasce un piccolo capannello che vede coinvolti i calciatori delle due squadre; al termine dello stesso, il direttore di gara ammonisce Sepe (S) e Djuric per “proteste”. Partendo dall’inizio dell’azione, sarebbe stato giusto assegnare un calcio di punizione diretto a favore della Salernitana, in quanto Rincon colpisce fallosamente il suo diretto avversario, all’altezza del costato. Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari comminati ai due calciatori ospiti, può ritenersi corretto quello a carico di Sepe – per reiterate proteste – meno quello per Djuric, che risulta alquanto “eccessivo”.

[ Episodi secondo tempo ]

Al 47’ Fazio (S) interviene da dietro su Quagliarella (SM), poco dentro l’area di rigore ospite: Valeri lascia proseguire il gioco, non ravvisando alcuna irregolarità. In questo frangente il difendente argentino si è preso una grossa responsabilità in quanto, nel tentativo di giocare il pallone con la testa ed anticipare l’avversario, colpisce quest’ultimo con una ginocchiata alla schiena. Episodio “borderline”, sicuramente non da Var, ma da campo in quanto in ballo c’è l’entità del contatto ai danni di un calciatore. Siamo in presenza di un contatto che può lasciare spazio a varie interpretazioni, pertanto è da avallare la decisione assunta da Valeri, considerando anche il “non fischio” ai danni di Djuric nella prima frazione di gioco.

Al 49’ Valeri ammonisce dapprima Bonazzoli (S), successivamente Bohinen (S), entrambi per fallo: mentre sulla prima si può discutere – l’attaccante ospite seppur in ritardo su Colley, ritrae la gamba al momento del contatto – quella a carico del calciatore norvegese è totalmente sbagliata, in quanto Bohinen interviene in maniera pulita sul pallone. Per quanto mi riguarda, due cartellini estratti in modo troppo superficiale.

Al 78’ Rincon (SM) interviene in ritardo su Bohinen (S) con il classico “step on foot”: Valeri lascia proseguire il gioco dando il vantaggio. Nel proseguo dell’azione, Ribery (S) dopo aver commesso a sua volta fallo ai danni di un calciatore avversario, allontana il pallone in segno di dissenso verso il direttore di gara, beccandosi l’inevitabile cartellino giallo. In questo caso, sembra forzata la scelta dell’arbitro di accordare il “vantaggio”, in quanto c’era una situazione di superiorità numerica dei calciatori locali, al cospetto degli ospiti. Mancanza grave è il cartellino giallo non comminato a Rincon, in quanto lo step on foot prevede l’ammonizione automatica. Ricordiamo che in occasione della “norma del vantaggio”, un cartellino giallo viene depenalizzato nel caso si sviluppi una promettente azione offensiva, non un intervento “imprudente”. Se Valeri avesse accordato il calcio di punizione a favore della Salernitana, ammonendo il centrocampista sampdoriano, non solo avrebbe preso la decisione corretta, ma avrebbe evitato anche l’ammonizione successiva a Ribery, nata proprio dal mancato fischio precedente.

Al 87’ Sensi (SM) atterra Ribery (S) al limite dell’area di rigore: Valeri assegna – correttamente – un calcio di punizione diretto a favore della Salernitana, senza estrarre alcun cartellino. Decisione tecnica corretta, ma manca quella disciplinare in quanto quella della Salernitana era un’azione potenzialmente pericolosa, interrotta dall’intervento falloso del centrocampista locale. L’ammonizione per Sensi, arriverà circa due minuti dopo, per il medesimo motivo, ovvero, aver interrotto una potenziale azione pericolosa intrapresa da Kastanos (S).

In conclusione, la prestazione di Valeri lascia davvero a desiderare: incerta la gestione tecnica – con qualche decisione più che dubbia – totalmente inadeguata quella disciplinare, con tante, troppe ammonizioni – soprattutto in casa Salernitana – in una gara nemmeno più di tanto scorretta. Sufficiente, nulla più, la prestazione dei due assistenti Dei Giudici e Lombardo, inoperosi in sala Var Manganiello e Lombardo.

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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]