Home News Mazzocchi sontuoso, Gyomber regge in difesa, bene Candreva e Bonazzoli.

Mazzocchi sontuoso, Gyomber regge in difesa, bene Candreva e Bonazzoli.

Ancora negativa la prestazione di Botheim, mentre Vilhena, pur mettendosi a disposizione della squadra, fatica a produrre le sue giocate capaci di spaccare la partita. Nicola può e deve osare di più.

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SEPE 6,5: primo tempo abbastanza tranquillo, una sola volta viene chiamato in causa ed è felino e decisivo sul tiro di Deulofeu, poi ammortizza senza problemi la stoccata rasoterra di Udogie. Ripresa senza patemi.

GYOMBER 6,5: determinante come un gol il tackle che intercetta il tiro di Deulofeu a pochi metri dalla porta. Bravo e attento anche nelle chiusure laterali e quando in piena area ruba il tempo della giocata a Success. Viene saltato una sola volta da Deulofeu che rientra da destra, ma l’ex romanista ha scarsa responsabilità perché deve fronteggiare Pereyra che si è liberato di Fazio. Ancora una volta preciso e implacabile nella chiusura su Beto in procinto di attaccare la porta. Poi s’immola con un inevitabile fallo tattico, con ammonizione, su Deulofeu che fugge via a Fazio.

FAZIO 5,5: Success non brilla in dinamismo e creatività, lui controlla senza fatica la sua zona di competenza, trova il modo di appoggiare anche la manovra in fase di possesso. Calcia in porta sugli sviluppi di un corner ma trova la sagoma di Silvestri a negargli la gioia del gol. Tante difficoltà in più quando l’Udinese verticalizza e velocizza la circolazione del pallone e lui è costretto a perdere punti nell’uno contro uno con Pereyra e Deulofeu. Secondo tempo per larghi tratti tranquillo, ma quando non effettua la giusta lettura preventiva, Deulofeu gli scappa via troppo facilmente e guadagna punizione sul fallo tattico di Gyomber.

BRONN 6: gli fischiano ingiustamente contro un rigore, la Var annulla tutto, poi prova a rendersi pericoloso su palla inattiva, sceglie ottimamente il tempo dello stacco ma non impatta il pallone. Come già registrato contro la Roma, è arcigno e ruvido quando ha un riferimento da marcare. Deve però migliorare nella lettura delle situazioni di gioco, come testimoniano la scarsa attenzione sul taglio di Deulofeu servito da Pereyra, con Sepe bravo a rimediare, ed alcuni falli evitabili quando marca gli attaccanti con le spalle girate alla porta.

CANDREVA 6,5: aggredisce alto Udogie togliendogli campo, centellina con razionalità e carisma le sortite offensive, evitando fronzoli e gestendo energie fisiche. In una sola occasione il terzino africano lo supera sterzando al centro, poco dopo l’ex laziale è bravo in tackle a negargli il cross da posizione insidiosa. Nella ripresa agisce da mezzala, diventa più incisivo, calcia benissimo dai 35 metri ma trova ancora una volta un Silvestri insuperabile. Già stremato, trova ancora il tempo di rincorrere Udogie a sinistra, prima di crollare esausto. 90 VALENCIA S.V.

MAGGIORE 6: una zanzara fastidiosa in fase passiva, sulle palle sporche e nelle diagonali è reattivo e utilissimo, conquista palloni e punizioni. Prova anche a proporsi nella trequarti avversaria ma le sue giocate non sempre sono precise, come in occasione di un tiro che termina alto dopo aver conquistato una seconda palla. Ripresa più sofferta, gioca playmaker ma si limita a svolgere il compitino, accusando anche un po’ di stanchezza che in qualche circostanza lo fa essere fuori tempo e falloso.

RADOVANOVIC 5: nella prima parte del match i ritmi sono bassi e lui gestisce serenamente palleggio e presidio difensivo. In difficoltà nella fase centrale della prima frazione, quando in almeno un paio di circostanze, complice un’iniziativa meno lenta e prevedibile dei padroni di casa, si fa trovare fuori posizione, prima di produrre un folle retropassaggio che mette Deulofeu nella condizione di calciare in porta e colpire il palo. 46 BRADARIC 6: parte con un’ottima palla filtrante che raggiunge Vilhena, poi perde ingenuamente la sfera, commette fallo su Becao e viene ammonito. Vuole spaccare il mondo, ha qualità e si vede ma spesso risulta frettoloso e impreciso. Recupera un po’ di tranquillità e lucidità nel finale e prova a diventare riferimento a sinistra per i compagni.

VILHENA 6: perde in avvio lo strappo di Pereyra, che si propone e guadagna il penalty annullato giustamente dalla Var. Si riscatta immediatamente con scatto e cross da sinistra nell’azione gol di Bonazzoli deviata prodigiosamente da Silvestri. Non riesce ancora ad esprimere la sua potenza devastante con la palla al piede, lui cerca di aumentare il volume della sua prestazione giocando senza palla ed effettuando qualche cambio di gioco ma non va oltre il compitino. La superiorità numerica maturata alla fine del primo tempo lo libera parzialmente da compiti difensivi, lui prova a gettarsi negli spazi e inizia a supportare il reparto offensivo con qualche inserimento interessante, prima di spegnersi nel finale.

MAZZOCCHI 7,5: è lui a sprintare per primo a sinistra e a favorire la giocata di Vilhena che arriva sul fondo e avvia la prima pericolosa azione granata. Poi diventa una furia incontenibile, annienta Perez nell’uno contro uno, lo costringe al fallo da espulsione diretta, e brucia i guantoni di Silvestri con una staffilata dai venti metri. Bravo anche a livello difensivo con una chiusura che nega all’Udinese di aggredire l’area granata. Torna a destra nella ripresa, la squadra gioca in superiorità numerica, paradossalmente fa più fatica a sfondare, ma mette in mostra una solida e precisa combattività in fase difensiva che lo completa come interprete del ruolo.

BONAZZOLI 6,5: tenta la giocata vincente con una delle specialità della casa, la semirovesciata, ma trova la prodezza del portiere friulano. Partita la sua di grande sostanza, lotta senza soluzione di continuità, primo difensore, regista con i cambi di gioco frequenti, attacca la profondità e calcia a lato di poco anche con il destro; un martello anche nel chiamare i compagni al massimo impegno. Prende una pausa di 15 minuti nel secondo tempo, prima di riproporsi con un’ottima incornata di testa che trova ancora una volta l’intervento decisivo di Silvestri.

BOTHEIM 5: lavora bene di sponda per Bonazzoli che impegna severamente Silvestri. Poi esce dalla gara, dimostrando di dover ancora migliorare tanto sul piano temperamentale e tattico. 46 DIA 6: la squadra non gli regala tanti palloni per far male, ma lui è bravo a restare nella gara, rientra e difende, detta il passaggio e manda al tiro Candreva, si getta su ogni pallone, verticalizzando anche quando sa di essere in ritardo rispetto al difensore.

ALL.NICOLA 5,5: schiera una squadra in grado di fornire solidità in fase difensiva e imprevedibilità in avanti. I suoi uomini partono bene, vanno vicini al gol in almeno un paio di circostanze, poi subiscono il ritorno dell’Udinese nella seconda parte dei primi 45 minuti. La superiorità numerica sembra spalancare scenari interessanti, lui piazza Candreva mezzala, Dia al fianco di Bonazzoli, Mazzocchi e Bradaric sulle fasce dove operano meglio, ma i suoi uomini fanno enorme fatica ad alzare i ritmi, a variare le soluzioni offensive e a produrre nitide occasioni da rete. Qualche rischio di troppo anche sulle ripartenze friulane. Lecito attendersi qualcosa in più.

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