Boicottare, dicono. Non guardare, replicano. Ignorare con snobismo anglosassone, suggeriscono.
La verità è che se la Macedonia non ci fosse andata di traverso l’avremmo avidamente divorato, ‘sto Mondiale qui. Come da tradizione, ché in Italia -a parte qualche enclave veteroborbonica- l’unico partito che mette tutti d’accordo resta ancora quello blu Savoia.
E invece naso tappato, sguardo altezzoso. E questo coso al quale, per-la-seconda-di-fila, non prenderemo parte non ci riguarda, checché. Ci penseremo poi, quando torneremo a difendere l’italico onore facendoci scudo delle parole di sir Winston: Gli Italiani? Perdono guerre come fossero partite di calcio e partite di calcio come fossero guerre.
Con quella faccia un po’ così
Giù la maschera, spaghetti! Con un occhio lo guarderemo, altroché. E con l’altro terremo sotto controllo l’albo d’oro. Perché l’aria da snob non ci appartiene: noi siamo quelli che una macumba non si nega a nessuno. Noi siamo quelli che il barone de “L’importante è partecipare” era solo uno che faceva sempre “ics”. La sportività e il FairPlay? Roba da senzabidet.
Noi siamo come Margheritoni in “Mezzo destro, Mezzo sinistro”: feriti nell’orgoglio diamo lezioni di antisportività e ci ritroviamo tutti sotto un’unica bandiera. Quella degli avversari di turno dei nostri nemici di sempre. Quelli che “über alles” questi ciufoli: contro di noi solo mazzate, sempre sconfitte. E qualche vittoria, sì, ma solo per ricordarvi che prima e dopo le avete sempre prese.
Tozzi Fan
Stavolta, ancora una volta, non ci sarà il rendez-vous: ma non possiamo correre il rischio che l’orgoglio crucco prevalga sull’italico onore. No, il quinto titolo (che poi sarebbe un 3+2, come al supermarket) non potete intascarlo prima voi. Quattro a noi, quattro a voi e poi si vedrà.
Dunque come sempre saremo tifosi. Fedelissimi e radicati. Ma stavolta solo di tutte le vostre avversarie. A cominciare da oggi.
日本に行く *
(*) Forza Giappone!