Home Editoriale Si spegne Pelè, icona del calcio mondiale

Si spegne Pelè, icona del calcio mondiale

Pelè non ce l'ha fatta, non ha smesso un minuto di lottare, di crederci, di giocare la sua partita, ma stavolta è stato troppo forte l’avversario da battere.

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Il panorama calcistico perde un’altra figura mitologica: Pelè, definito anche “O Rei” (il re), campione del mondo per ben tre volte con la nazionale brasiliana. Ha cominciato a prendere a calci un pallone fatto di stracci fino a portare in trionfo una sfera d’oro. La vita di Edson Arantes do Nascimento è stata costellata di ostacoli, sacrifici e soddisfazioni. Ma l’ottantaduenne non è riuscito a vincere l’ultima partita della sua vita: la malattia ha avuto il sopravvento. «Sono pronto a giocare novanta minuti e pure i supplementari», questa era stata l’affermazione del campione quando aveva scoperto il tumore al colon. Ha sofferto per quindici mesi, ciononostante, il sorriso ha sempre accompagnato le sue giornate e quelle di tutti coloro che avevano imparato ad amarlo. Perché Pelè, nonostante il successo, riteneva che la sua più grande vittoria appartenesse a tutti coloro che, come lui, non si erano mai arresi. Ce l’avevano fatta. Ammetteva, infatti, con soddisfazione: «Il più grande trionfo della mia vita non sono state le coppe o le medaglie, ma sapere di aver aiutato tanti ragazzi di strada che guardandomi hanno capito che lottando si può arrivare ovunque, perché nulla è impossibile se lo vuoi davvero».

Il calcio oggi perde un grande giocatore, ma soprattutto, un grande uomo.

La redazione di SOLOSALERNO esprime il proprio dolore per la scomparsa del Re del calcio mondiale.

2005 archivio storico Image Sport / Brasile / Pele’ / foto Imago/Image Sport
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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!