In vista di Salernitana-Bologna di domani, ci presenta l’ambiente rossoblu il giornalista Simone Minghinelli della testata Zerocinquantuno.it
Che Bologna vedremo all’Arechi?
“Sarà un Bologna consapevole dei propri mezzi e che cercherà di imporre il proprio gioco, pur consapevole della difficoltà della partita contro un avversario ancora alla ricerca dei punti salvezza. Comunque la squadra contro la Lazio ha già dimostrato di aver superato la
sconfitta di Torino, dato che avrebbe meritato qualcosa in più“.
L’obiettivo Conference League lo ritieni plausibile per il Bologna?
“Mah, credo che il vero obiettivo del Bologna sia quello di battere il record di punti in un campionato di A a 20 squadre ottenuto con Pioli nel 2011/2012. Una volta raggiunto tale obiettivo, si vedrà. Certo è che l’intenzione resta quella di fare più punti possibili e di non
fermarsi come accaduto negli anni precedenti. Poi non sappiamo ancora se il settimo posto potrà essere buono per la Conference. Bisognerà aspettare come si chiarirà la vicenda Juventus e come si evolverà la Coppa Italia“.
Quanto sta influendo il fattore Mihajlovic (nel senso di raggiungere un grande obiettivo da dedicare al compianto tecnico serbo) nella stagione del Bologna?
“Chiaro che se il Bologna dovesse centrare un piazzamento prestigioso, il primo pensiero sarebbe per Mihajlovic. Ma, al di là di questo, l’eredità di Mihajlovic sta nella compattezza e nel gruppo che ha creato. Penso che ogni calciatore del Bologna porterà con sé nel proprio
bagaglio d’esperienza l’essersi allenato con Mihajlovic“.
Querelle Arnautovic-Thiago Motta. Come sono veramente i rapporti tra i due?
“A noi non risultano screzi tra Thiago Motta e Arnautovic. Semplicemente, il tecnico sta facendo delle scelte tecniche. Arnautovic è reduce da un infortunio quindi deve recuperare fisicamente e deve riprendere il ritmo partita. Poi ci sta anche una questione di riconoscenza
da parte di Thiago Motta nei confronti dei calciatori che hanno costruito questa buona classifica. Tecnico, calciatore e società hanno avuto un confronto sereno. Sono sicuro che quando Arnautovic si riprenderà del tutto fisicamente, riconquistera’ anche la maglia da
titolare“.
Come giudichi queste prime partite di Paulo Sousa come allenatore della Salernitana?
“Sousa si è ben integrato nell’ambiente salernitano, sta portando le sue idee e sta riportando con la sua esperienza non dico entusiasmo, ma certo un po’ di verve in una piazza che si era un po’appiattita. Anche perché a mio modo di vedere la Salernitana è stata costruita per
insidiare la zona sinistra della classifica e quindi vi è stata un po’ di delusione per i risultati ottenuti. Sousa con la sua esperienza non dovrebbe aver problemi nel centrare la salvezza“.
Quanto deve ancora lottare la Salernitana per considerarsi salva?
“Ci sarà ancora da lottare un pochino ma il rendimento delle ultime è troppo basso e quindi agevola il raggiungimento dell’obiettivo. Cremonese e Sampdoria le vedo già spacciate, il Verona è una grande piazza, è partito male, è riuscito a rientrare numericamente in corsa ma i risultati dello Spezia potrebbero avergli fiaccato il morale. Alla Salernitana occorrerà avere un ritmo regolare per conquistare i punti che le mancano“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte. Grazie.
“A netto che ancora non so quali saranno le scelte di formazione di Thiago Motta e di Paulo Sousa, a sensazione per la Salernitana dico Boulayé Dia, calciatore che con il gol al Milan penso si sia finalmente ritrovato. In casa Bologna, dico Barrow che dopo un periodo lungo di tempo nelle ultime due partite sembra che abbia ritrovato fiducia nei propri mezzi. Gli manca ancora il gol ma dico lui perché con la sua velocità e con i suoi mezzi può mettere in difficoltà la Salernitana“.
