Nel virtuale viaggio settimanale alla scoperta di giovani talenti calcistici internazionali, non poteva mancare un appuntamento con il calcio ‘slavo’.
L’attenzionato di turno è Martin Baturina, centrocampista di qualità, venti anni compiuti a febbraio, legato contrattualmente alla Dinamo Zagabria fino al 2027.
Ormai nel giro della prima squadra da tre stagioni, il suo minutaggio è schizzato verso l’alto proprio nel campionato croato attualmente in corso.
Otto gare separano lui ed i suoi compagni dalla conquista del titolo nazionale, insidiato in maniera blanda dai rivali dell’Hajduk Spalato, attardati di nove punti in classifica.
Percorso denso di soddisfazioni per il promettente ragazzino, protagonista in ben 26 match, conditi da 5 reti e 7 assist determinanti.
Rendimento significativo che ha ingolosito in fretta il ct della rappresentativa Under 21 croata, Ivica Olic.
Fiducia ripagata con prestazioni di spessore, sublimate dalle recente prodezza su punizione che ha permesso ai virgulti croati di domare in trasferta i coetanei inglesi.
Baturina è cresciuto nutrendosi di pane e pallone, con il padre Mate ed il fratello maggiore Roko affermati calciatori professionisti. Entrambi attaccanti, hanno vissuto esperienze importanti indossando le maglie di club blasonati quali Hajduk, Grassopphers e Ferencvaros.
Genitore poco incline a sfornare complimenti all’estroso figliolo. L’austero Mate, infatti, affida al terreno di gioco il compito di stabilire se ci troviamo al cospetto di una meteora o di un potenziale campione.
Piedi per terra e tanta comprensione rispetto alla legittima ambizione del rampollo di casa. Ma anche la consapevolezza di doverlo aiutare a lastricare il tragitto professionale di umiltà, volontà e autodisciplina.
Intanto, oltremanica c’è già chi sta pensando ad aggiudicarsi i numeri tecnici della stellina di proprietà della Dinamo Zagabria.
Mikel Arteta, manager dell’Arsenal, club in testa alla Premier League, sta valutando con estrema attenzione la crescita del giovanotto nato a Spalato.
L’attuale valore di mercato oscilla intorno ai sette milioni di euro. Voci vicine alla compagine zagabrese, però, assicurano che ne serviranno almeno trenta per vederlo giocare lontano dal suolo patrio.
Molti addetti ai valori, incuranti di cimentarsi in scomodi ed affrettati paragoni, non esitano a puntare grosso sul lanciatissimo Martin.
Qualcuno addirittura preconizza risvolti di carriera più interessanti di quelli vissuti da Boban e Luka Modric, due intoccabili idoli del calcio croato.
Frammenti analitici mescolati a parole pregne di patriottismo calcistico, sembra abbiano partorito affermazioni ‘pesanti’.
Come testimonia il quasi visionario “Senza dubbio, il ragazzo è più dominante di quanto lo fosse Modrić quando aveva la sua età”, rilasciato (incautamente?) da qualche eminenza grigia pallonara dell’ex Jugoslavia.
Staremo a vedere: all’insindacabile prato verde il compito di assegnare patenti di profetica competenza o di sbeffeggiare l’impavido oracolo di turno.
Dal punto di vista tecnico-tattico, Baturina è un centrocampista soprattutto offensivo, dotato di notevoli mezzi tecnici e funzionale a qualsiasi sistema di gioco.
Baricentro basso, rapidità di passo, di esecuzione e di pensiero, egli mira a determinare le fasi di una partita assumendosi sempre la responsabilità di effettuare giocate incisive e mai banali.
Il compitino, il palleggio di gestione, l’interpretazione scolastica del ruolo sono cromosomi che non albergano nel suo variegato ed estroso dna calcistico.
Le sue prestazioni sono caratterizzate dalla ricerca dell’uno contro uno che crei superiorità numerica, dal costante attacco verticale con palla al piede che trovi sbocco nella conclusione in porta o nel suggerimento illuminante da regalare ai compagni.
Utilizza con la medesima padronanza entrambi i piedi, riuscendo quindi ad essere efficace sui due versanti del rettangolo verde.
Egli infatti, sia che agisca a destra o a sinistra, può puntare gli avversari lungolinea, centralmente o sterzando all’interno del campo.
Ne consegue che riesce frequentemente a procurarsi la possibilità di arrivare al cross, all’assist e al tiro, assecondando la giocata più funzionale e utile allo sviluppo offensivo di una determinata fase della contesa.
Abile anche sui calci da fermo, egli può interpretare tutti i ruoli della zona nevralgica del campo: mezzala, trequartista, esterno alto con licenza di accentrarsi ed incrementare il tasso d’imprevedibilità personale e collettivo.
Pur dovendo ancora migliorare la capacità difensiva e irrobustire la struttura corporea, il ragazzo si destreggia ottimamente anche nei panni di centrocampista centrale.
Infatti, la sua brillante visione di gioco, unita alla innata predisposizione a guadagnare metri in fase di prima impostazione, aiuta la squadra ad impadronirsi del controllo del match.
Modric e Boban sono ancora lontani, ma chi intravede in Baturina il loro erede, forse, non è molto distante dalla verità.