La trentatreeisma giornata del campionato di massima serie ha messo di fronte Salernitana e Fiorentina: un match caratterizzato da tante emozioni e colpi di scena, terminato con un pirotecnico tre a tre. Risultato, tutto sommato, giusto per quanto visto in campo.
Team arbitrale composto da: Ivano Pezzuto di Lecce coadiuvato da Maccadino e Fiore; quarto ufficiale Gariglio, al Var Di Paolo e Dionisi.

Passiamo alla moviola
Al 70′ Dia (S), pressato da due avversari, perde palla sulla tre quarti, dando il via ad una pericolosa azione della Fiorentina, culminata con la rete del due a due: Pezzuto, molto vicino all’azione, lascia proseguire il gioco. Decisione corretta in quanto l’attaccante senegalese si lascia cadere senza nessun tocco irregolare degli avversari.
Al 78′ Terracciano (F) travolge in uscita Mazzocchi (S) all’interno dell’area di rigore: Pezzuto non ha esitazioni e concede – giustamente – il penalty a favore dei granata. Decisione corretta ma manca il provvedimento disciplinare, in quanto questa fattispecie rientra sicuramente nella casistica delle chiare occasioni da rete. Pertanto, sarebbe stato giusto ammonire il portiere viola per D.O.G.S.O genuino, attuato in area di rigore onde evitare la tripla sanzione. Se volessimo essere puntigliosi, potremmo tranquillamente definire l’uscita ‘sconsiderata’ di Terracciano, come intervento ‘imprudente’. Insomma, a prescindere dalla casistica scelta, il mancato cartellino giallo al portiere viola è totalmente incomprensibile.
In conclusione, la prestazione di Pezzuto è stata luci ed ombre: buone – a metà – le valutazioni sugli episodi sopracitati; discutibile, invece, l’ondivago metro di giudizio adottato, soprattutto nella prima frazione di gioco, dove è risultato spesso ‘passivo e disorientato’ quando chiamato a decidere su alcune riprese di gioco.
Sufficiente la prestazione dei due collaboratori, chiamati più volte a segnalare all’arbitro la corretta ripresa del gioco, anche in zone di non competenza. Poco lavoro, invece, per i due varisti.