Salernitana – Fiorentina, in programma domani alle 18:00, sarà l’occasione di spezzare un’autentica maledizione per Stefano Colantuono. Il tecnico granata ha perso le ultime 9 partite contro la compagine viola (una tra le più affrontate in carriera), con cui il bilancio complessivo è molto negativo: 12 sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria.
Colantuono-Fiorentina, maledizione da sfatare
Il primo k.o. risale al 2003-04, in Serie B: in quell’occasione i toscani di Cavasin batterono 3-2 il Catania di Colantuono. Poi il doppio confronto nel 2006-07, alla guida dell’Atalanta: 3-1 viola a Firenze, 2-2 a Bergamo. Nuova sconfitta nel 2007-08 sulla panchina del Palermo: al Franchi fu 1-0.
Altre due gare nel 2011-12, durante il secondo mandato atalantino del tecnico laziale: 2-2 a Firenze, mentre al ritorno la Dea si impose 2-0, dando a Colantuono l’unico successo in carriera contro la Viola. Da lì, solo sconfitte: nel 2012-13 al Franchi finì 4-1, in Lombardia 0-2.
Quest’ultimo risultato si ripeté nel 2013-14, sia all’andata che al ritorno. Nel 2014-15 i confronti furono tre, ma non cambiò la sostanza: la squadra di Montella passò di misura a Bergamo, poi vinse 3-1 a Firenze negli ottavi di Coppa Italia e 3-2 in campionato nel girone di ritorno. Altra sconfitta nel 2015-16, stavolta alla guida dell’Udinese, con cui Colantuono perse 3-0 dal Franchi.
Un precedente tra Colantuono e Italiano
Negativa per il tecnico granata anche l’ultima sfida contro la Viola, che è anche l’unico confronto con Italiano: il match risale al girone d’andata del campionato 2021-22, e la Salernitana in versione trust perse 4-0 a Firenze. Reti di Bonaventura, Vlahovic (doppietta) e Maleh.
Si tratta di una delle cinque vittorie ottenute da Italiano contro l’Ippocampo: lo storico dei precedenti sorride al tecnico di origine tedesca, che in 7 confronti con la Salernitana ha perso solo una volta.
Italiano, score molto positivo contro la Salernitana
Il primo doppio confronto risale al 2019-20, anno della promozione in A con lo Spezia. I liguri vinsero 2-1 sia al Picco (reti di Ragusa, Gyasi e Jallow) che all’Arechi nell’ultima giornata: la Salernitana di Ventura passò con Gondo, poi venne rimontata da Mora e Nzola, dicendo addio al sogno playoff.
Si arriva poi alla Serie A, sulla panchina della Fiorentina. Due anni fa, dopo il già citato poker dell’andata, Italiano perse 2-1 all’Arechi contro i granata di Nicola: a Djuric rispose Saponara, poi Bonazzoli (con la complicità di Igor) regalò al Cavalluccio tre punti pesantissimi. Fu, probabilmente, la domenica più bella dell’incredibile cavalcata salvezza.
Una vittoria e un pari invece l’anno scorso. A Firenze la squadra di Nicola uscì sconfitta 2-1, con reti di Bonaventura, Dia e Jovic, mentre a Salerno fu 3-3: i granata di Sousa andarono tre volte in vantaggio con la tripletta di un super Dia, ma vennero raggiunti prima da Gonzalez, poi da Ikoné e infine dalla beffarda punizione di Biraghi.
L’elenco dei precedenti si esaurisce con la sfida d’andata di questa stagione, in cui la Viola si impose con un 3-0 senza storia sulla Salernitana di Inzaghi. Decisero Beltran su rigore, Sottil e il solito Bonaventura.