In una lunga intervista rilasciata a Fanpage.it, Gian Piero Ventura è tornato a parlare dell’ultima esperienza vissuta sulla panchina della Salernitana. L’ex tecnico granata, in buona sostanza, ha voluto difendere il lavoro svolto all’ombra dell’Arechi, parlando di stagione tutt’altro che negativa:
«A Salerno secondo me hanno funzionato molte cose. Non eravamo partiti per vincere il campionato, anzi, la Salernitana arrivava da una salvezza conquistata ai rigori ai playout, con una squadra devastata dal punto di vista psicologico e una società in forte difficoltà. Mi hanno chiesto di dare una mano, perché ho molti amici lì, e l’ho fatto con piacere. Non posso pensare che qualcuno dica che la mia è stata una stagione negativa, quando un giocatore reduce da 2 retrocessioni consecutive in C a gennaio rifiuta 9/10 milioni di euro, o quando Akpa Apro oggi gioca in Champions League dopo essere stato in squadra con noi, o quando giocatori che venivano dalla C sono stati mandati in Under 21. L’unica cosa che c’è mancata è stato l’accesso ai playoff, che sarebbero stati la chicca finale di una stagione in alcuni casi importante, in altri molto importante. Secondo me si sono gettate le basi per un buon futuro.»
Missione compiuta, dunque, per Mister Libidine nella sua avventura a Salerno. Ex tecnico che, ad onor del vero, ad inizio anno fu l’unico a smorzare sul nascere qualsiasi velleità di promozione sbandierata, invece, dalla proprietà. Una “strana” differenza di vedute che, in fin dei conti, ha dato ragione all’ex CT della Nazionale.