Home Editoriale “La moviola di Salernitana Napoli”.

“La moviola di Salernitana Napoli”.

Se i calciatori in campo non hanno deluso le attese, non si può dire lo stesso dell’arbitro designato: il signor Fabbri di Ravenna.

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti

È stato un derby che non ha deluso le attese, quello tra Salernitana e Napoli. Il Napoli – seppur fortemente rimaneggiato – è di molto superiore ai granata, superiorità che ieri pomeriggio non si è affatto palesata nell’arco dei 90 minuti. La gara è stata condizionata da un susseguirsi di colpi di scena, frutto del tanto agonismo messo in campo dai calciatori – soprattutto quelli in maglia granata, spinti dagli oltre 17 mila spettatori dell’Arechi – che hanno dato vita ad un match emozionante dal primo all’ultimo minuto di gioco.

Se i calciatori in campo non hanno deluso le attese, non si può dire lo stesso dell’arbitro designato: il signor Fabbri di Ravenna. Il direttore di gara romagnolo – incluso il derby campano, appena tre gare arbitrate in massima serie in questa stagione – non sta attraversando un ottimo periodo di forma e ieri l’ha dimostrato ampiamente. Da un arbitro internazionale, ci si aspetta molto di più soprattutto in una partita del genere.

In foto: Michael Fabbri di Ravenna.

Passiamo alla moviola.

[ Episodi Primo Tempo ]

Non ci sono particolari episodi da segnalare nella prima frazione di gioco.  È giusta l’ammonizione comminata ad Anguissa (N) per fallo di gioco, al 41’.

[ Episodi Secondo Tempo ]

Al 66’ – sugli sviluppi di una rimessa laterale a favore del Napoli – Kastanos (S) entra in scivolata su Anguissa (N) colpendolo all’altezza della tibia destra:  Fabbri in posizione ottimale per giudicare, opta per il cartellino giallo. Dopo circa un minuto il Var Banti richiama l’arbitro al monitor, segnale che il provvedimento disciplinare adottato in precedenza non sia quello giusto. Dopo una veloce “on field review”, Fabbri rivede la sua scelta iniziale, estraendo il sacrosanto cartellino rosso ai danni del centrocampista della Salernitana.

In foto: Kastanos al momento dell’espulsione ricevuta.

[ CONSIDERAZIONI PERSONALI ]: siamo in presenza di un “chiaro ed evidente errore”?  Assolutamente si. L’intervento sconsiderato di Kastanos ha tutti gli elementi validi per rientrare nella casistica dei “gravi falli di gioco”. Il fatto che Fabbri fosse posizionato perfettamente per valutare correttamente l’episodio, conferma inequivocabilmente che non era per niente addentrato nella gara, vuoi per superficialità, vuoi per scarsa concentrazione. Dinanzi ad un fallo così netto, un arbitro internazionale non può commettere una leggerezza simile, pensate un po’ se non ci fosse stato il Var “quante polemiche” ne sareberro scaturite. Grave, gravissimo non estrarre immediatamente il cartellino rosso in circostanze simili; riccorrere al Var per un episodio che era sotto il totale controllo dell’arbitro – a mio avviso – rappresenta una bocciatura per l’arbitro stesso. Che gli arbitri si stiano cullando un po’ troppo su uno strumento che dovrebbe aiutarli, non sostituirli è cosa evidente ormai, a pagarne le spese sono – sicuramente – spettacolo e fluidità del gioco, troppe volte interrotto per revisionare episodi banali o dalla semplice lettura. La “Video Assistant Refereedeve essere un supporto , non può e non deve arbitrare le partite!

Al 76’ Ribery (S) lancia a rete Simy (S) che viene strattonato per la maglietta da Koulibaly (N), poco prima della lunetta dell’area di rigore: Fabbri fischia il calcio di punizione diretto a favore della Salernitana ed estrae – giustamente – il cartellino rosso per D.O.G.S.O.

[CONSIDERAZIONI PERSONALI]: dei parametri riguardanti la “chiara occasione da rete”- D.O.G.S.O ne ho parlato già in occasione della partita tra Venezia e Salernitana (per chi volesse dargli un’occhiata, questo è il link https://www.solosalerno.it/2021/10/27/venezia-salernitana-moviola-dibello-var-dogso/ ). Per quanto mi riguarda, se non fosse stato trattenuto per la maglietta, Simy non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad impossessarsi del pallone, ritrovandosi a tu per tu con il portiere avversario Ospina. In questa circostanza condivido pienamente la decisione assunta in campo da Fabbri.

In conclusione, la prestazione della terna arbitrale lascia sicuramente a desiderare. Per quanto riguarda Fabbri, non ha convinto particolarmente la gestione tecnica della gara – metro di giudizio altalenante e qualche fischio che ha destato non pochi dubbi – così come quella disciplinare , vedi la gestione dell’episodio Kastanos – Anguissa. Sufficiente – ma non eccelsa – la prestazione dei due collaboratori Tegoni e Vecchi, troppo titubanti – in più di un’occasione – nelle segnalazioni di alcune riprese di gioco (calci d’angolo/rimesse dal fondo) . Promosso il Var Banti, bravo ad intervenire al 66’ del secondo tempo.

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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]