L’inaspettato poker alla capolista Napoli, un risultato pazzesco che spiazza anche lo scommettitore più folle.
Perdere fa parte del gioco, ma in tutta onestà è un risultato che proviene direttamente da un forte desiderio.
Oltre i sogni con lo sguardo alla Champions, dove la tradizione e il gioco delle menti possono giocare un ruolo fondamentale.
Tornando però al tour dei campi, ritorno a Cremona per un tris inflitto dai bergamaschi ai grigiorossi.
Padroni di casa ormai spacciati dalla matematica, caduti ancora una volta sotto i colpi di De Roon, Boga e Lookman.
Milano, sulla sponda nerazzurra dove l’Inter è un pugile alle corde, in attesa del suono della campana per rifiatare e ragionare.
Bonaventura, infatti, regala una gioia a tutto il popolo viola, complicando letteralmente i piani di Simone Inzaghi.
Di misura nel feudo bianconero, una Juventus concreta in campo e ai fini del risultato, capace di infliggere una pesante condanna all’Hellas Verona.
Gioisce l’ambiente bolognese guidato da Thiago Motta, dopo un tris rifilato alla squadra di Sottil, tra le mura di un “Dall’Ara” che canta e spera.
Ancora lì al secondo posto, volando come il proprio simbolo, la Lazio di Sarri in grado di espugnare la fortezza monzese.
Ritorna al gol dopo troppo tempo il sergente Milikovic-Savic, preceduto dal gol in apertura del solito Pedro.
Pareggio in terra ligure tra Spezia e Salernitana, un risultato che funge da premio per entrambe le formazioni in ottica salvezza.
L’autogol di Caldara, e il super gol di Shomurodov, regalano a entrambi i tecnici un grande sospiro di sollievo, perché la zona calda è sempre più lontana.
Un sold-out in nome di una forte passione, all’Olimpico di Roma come un antipasto all’ennesimo tris della 28esima giornata del nostro campionato.
Sampdoria praticamente nella serie cadetta, in ginocchio dopo aver perso un’altra partita vitale.
Chiude il cerchio l’urlo di Ciccio Caputo dagli undici metri, insieme ad un botta e risposta al Mapei, nel segno di Pinamonti e Sanabria.