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Top 11 Serie A – 30 giornata

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La nostra ‘Top 11’ settimanale, schierata con il ‘4 3 3’, è la seguente:

RUI PATRICIO (ROMA): para il rigore che impedisce all’Udinese di rientrare in partita e, soprattutto, consente alla Roma di consolidare il piazzamento in zona Champions.

POSCH (BOLOGNA): la grande sorpresa del campionato, dal punto di vista difensivo, non smette di stupire con le sue prestazioni. Ottimo l’assist puntuale servito al famelico Sansone, che punisce Maignan.

HEIN (VERONA): il Napoli non è al massimo delle motivazioni, ma lui lascia le briciole a Raspadori e limita la furia agonistica del subentrato Osimhen.

CALDIROLA (MONZA): quando incrocia l’Inter, squadra nella quale è cresciuto, vede rosso e va puntualmente a segno; ripete la prodezza del girone d’andata.

MAEHLE (ATALANTA): terzo gol stagionale contro la Fiorentina, al termine di un’azione caratterizzata da tecnica, tempismo e vigore fisico.

PELLEGRINI (ROMA): finalmente ritorna a giocare da assoluto dominatore del centrocampo, sfornando tutto il suo repertorio: inserimenti letali, assist e pericolosità sui calci piazzati.

M.ANTONIO (LAZIO): abituati a vederlo in mezzo al campo con andatura e tempi compassati, ha sorpreso non poco il magnifico e rapido assolo, concluso con il gol, che ha mandato in tilt la fase difensiva dello Spezia.

VILHENA (SALERNITANA): Paulo Sousa gli ha svoltato la stagione, assegnandogli le chiavi del centrocampo. Sempre chirurgico quando calcia in porta, a Torino sigla la sua quarta rete in campionato. Alla riconosciuta qualità tecnica sta affiancando disciplina tattica, temperamento e dinamismo.

F.ANDERSON (LAZIO): serata di gala al Picco di La Spezia, dove guadagna il penalty che sblocca il risultato, realizza il gol della sicurezza ed impegna severamente Dragowski in un’altra occasione.

DEFREL (SASSUOLO): sostituisce lo spento Pinamonti e diventa determinante nel successo conseguito contro la Juventus. Perin si supera deviando un suo colpo di testa, ma nulla può sulla fulminea stoccata dell’attaccante francese.

JESE’ (SAMPDORIA): un po’ appesantito l’ex Real Madrid, ma il pallone lo sa giocare e la sua qualità è tutta condensata nel pallonetto che mantiene accesa la speranzella salvezza dei doriani.

ALL.DIONISI (SASSUOLO): dopo un inizio complicato di stagione, coinciso con alcuni infortuni importanti, Berardi su Tutti, la sua squadra ha ripreso a produrre un calcio gradevole ed efficace. La zona ‘Europa’, ad otto giornate dal termine, non appare irraggiungibile.

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Nato nel 1964, professione ortopedico. Curioso ma pigro. Ama svisceratamente Salerno e la Salernitana. Come sempre accade quando un amore è passionale, è sempre piuttosto critico nei confronti di entrambe.