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L’ambiziosa Reggina di patron Gallo

La Reggina di mister Domenico Toscano, supportata dall'entusiasmo incredibile trasmessole dal vulcanico presidente Luca Gallo, rappresenta il primo impegnativo banco di prova per la Salernitana targata Castori.

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curva granillo
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La Reggina di mister Domenico Toscano, supportata dall’entusiasmo incredibile trasmessole dal vulcanico presidente Luca Gallo, rappresenta il primo impegnativo banco di prova per la Salernitana targata Castori.

Reduce da un’annata trionfale nel campionato di terza serie, capace di annichilire le ambizioni di squadre come Bari, Catania e Ternana, la compagine amaranto si è mossa discretamente sul mercato e punta a stupire anche nel torneo cadetto.

In riva allo Stretto sono arrivati calciatori importanti, di grande esperienza, ma la dirigenza ha saputo pescare anche alcuni virgulti di prospettiva.

L’ex trainer della Ternana, fedele al modulo tattico che prevede la difesa composta da tre difensori centrali, deve solo scegliere tra le tante varianti che lo stesso sistema di gioco può formulare dalla metà campo in avanti. Probabilmente Toscano opterà per il 3-4-1-2

Tra i pali dovrebbe esserci la stazza imponente di Alessandro Plizzari, ventenne portiere di proprietà del Milan, travolto la scorsa stagione dalle tante vicissitudini tecniche e societarie vissute dal Livorno, ma pronto a dimostrare quest’anno le sue grandi potenzialità.

I tre difensori centrali, partendo da destra, dovrebbero essere Giuseppe Loiacono, Davide Bertoncini e Marco Rossi. Il primo, trascorsi da terzino e intermedio di destra, da qualche tempo agisce da centrale in una difesa a tre, esibendo rapidità e velocità in fase di marcatura. Bertoncini e Rossi, invece, valorizzano le loro prestazioni puntando sulla fisicità e l’esperienza che facilita le tempestive letture tattiche. In sostanza, si tratta del reparto difensivo che ha fatto le fortune dei calabresi nello scorso campionato, anche se la qualità degli attaccanti di serie B richiederà un’attenzione maggiore ed una necessaria verifica del campo.

Discreta per la categoria anche la linea mediana, con il timone delle operazioni affidato al sinistro ordinato ed elegante di Lorenzo Crisetig, in difficoltà da qualche stagione ma ancora giovane per esibire le doti fatte intravedere nei suoi primi anni da professionista. Accanto all’ex promessa dell’Inter dovrebbe agire Nicolò Bianchi, elemento che esprime corsa, sostanza ed anche qualche incisivo inserimento offensivo. Sulle due corsie esterne, al netto delle inevitabili riflessioni della vigilia, potrebbero operare Gabriele Rolando (a destra) e Daniele Liotti a sinistra. Cursori più offensivi che difensivi, in grado di assicurare notevole spinta e sempre propositivi nell’interpretazione della gara, pur concedendo qualcosa quando sono chiamati ad arginare le proposte d’attacco dei loro dirimpettai.

Sulla trequarti, con il compito di produrre giocate imprevedibili tra la seconda e la terza linea, dovrebbe agire l’ex granata Nicola Bellomo, fantasista di talento ma da sempre in difficoltà ad esprimersi con continuità. Se è in giornata, può rappresentare un fattore con i suoi spunti finalizzati a creare superiorità numerica e gli assist da regalare ai compagni d’attacco, senza dimenticare le oggettive doti sui calci piazzati; se, invece, l’ispirazione non lo accompagna, la sua presenza in campo rischia di risultare addirittura controproducente per la squadra.

In attacco sarà concesso spazio ad una delle coppie più prestigiose dell’intero torneo cadetto. Stiamo parlando di Jeremy Menez e German Denis. Entrambi stagionati, trentatreenne il primo, trentanove primavere per il secondo, ma ancora nella condizione di poter affermare la loro pericolosità realizzativa, soprattutto a queste latitudini. Menez, autore di ben 63 reti e 56 assist nei maggiori campionati di Italia e Francia, protagonista qualche anno fa anche nella nazionale transalpina, è un creativo che ama svariare sull’intero fronte d’attacco, abile nell’uno contro uno e costantemente alla ricerca della giocata risolutiva. Carattere spigoloso ma spalla ideale per German Denis, soprannominato ‘El tanque’ (il carrarmato), centravanti che non ha bisogno di particolari presentazioni; in suo favore parlano i 120 gol realizzati nella serie A italiana e nella Primera Division argentina. Sicuramente l’ex atalantino avrà perso qualche colpo sul piano dell’esplosività, dote fisica che lo rendeva reattivo ed indomabile su ogni pallone, ma il suo fiuto del gol e la presenza rapace in area di rigore suggeriscono alla difesa granata di mantenere alta la soglia di attenzione. Particolarmente temibile nel gioco aereo, la punta argentina, da sempre encomiabile sul piano del temperamento, cercherà quantomeno di eguagliare lo score personale dello scorso campionato (12 reti).

Tra le possibili sorprese, da tenere in considerazione soprattutto a gara in corso, menzioniamo l’attaccante nord irlandese Kyle Lafferty, 20 reti nella Rappresentativa Maggiore del suo paese e 46 centri in Premier League, classica punta di stampo britannico, forte nel gioco aereo e inesauribile nel fare la ‘guerra’ con i difensori avversari. Attenzione, infine, anche al centrocampista greco Dimitrios Sounas, un mix di quantità e qualità che lo rende estremamente versatile (trequartista e mezzala) nella metà campo rivale.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Plizzari; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Rolando, Crisetig, Bianchi, Liotti; Bellomo; Menez, Denis. All. Toscano

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