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Difesa leggera, ma anche discreta qualità sulla trequarti. Occhio al Pescara di Breda

Approcciare con la giusta mentalità una gara che nasconde più di un'insidia

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Breda Pescara
Breda Pescara
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I sedici punti in classifica non traggano in inganno: il Pescara di Roberto Breda – subentrato dopo l’esonero di Oddo – ha un organico costruito per disputare un campionato meno tribolato; quindi è nella condizione di creare problemi agli avversari di turno, soprattutto in una partita secca.

Una rosa corposa e non priva di qualità, migliorata con i recenti innesti di Sorensen e Machin.

L’ex capitano granata dovrebbe ancora affidarsi al ‘3-5-1-1’, mentre la scelta degli uomini da schierare inizialmente è così ampia da rendere complicato il nostro tentativo di ipotizzare l’undici titolare.

In porta giocherà l’intoccabile Fiorillo, estremo difensore che offre discrete garanzie in cadetteria, giunto alla sesta stagione con la maglia dei delfini.

I tre difensori centrali, considerate l’assenza dello squalificato Scognamiglio e le condizioni non ancora ottimali di Bocchetti, saranno individuati all’interno di un roster che comprende Guth, giovane e interessante prodotto del vivaio atalantino, l’esperto Balzano, ex terzino di spinta, riciclato da Breda nel ruolo di centrale di destra, il neo arrivato Sorensen, fisico da granatiere e al suo attivo qualche presenza in massima serie a Verona, e l’incostante Jaroszinski, ex granata reattivo e tenace ma spesso ingenuo e distratto nell’interpretazione del ruolo. Il reparto, come testimoniano le 30 reti subite, sembra essere il vero punto debole della squadra.

Sulle corsie esterne, salvo sorprese, dovrebbero essere impiegati Bellanova a destra e Masciangelo a sinistra. Calciatori propositivi, giovani e atleticamente volitivi, ma ancora in fase di crescita nella gestione tattica e nervosa degli interi novanta minuti. Da monitorare anche l’eventuale ritorno di Balzano sulla fascia (destra) e l’impiego a sinistra del giovane Nzita, per il quale sembra ci sia stato anche un recente sondaggio della stessa Salernitana.

La regia dovrebbe essere affidata all’esperto e geometrico Valdifiori, anche se Breda potrebbe optare per Omeonga, il quale si lascia preferire in fase di interdizione e per dinamismo. Assortito, ed anche ‘pericolosamente’ qualitativo, è il pacchetto di mezz’ali a disposizione dell’ex capitano granata. La personalità di Memushaj, l’estro di Machin e gli strappi dell’ex Maistro sono informazioni ben note a Fabrizio Castori. Caratteristiche diverse per Busellato, altro ex di giornata, che non eccelle in tecnica ma è sempre molto solido dal punto di vista temperamentale. Più sfumate le possibilità di vedere in campo dall’inizio l’ex laziale Crecco, che può coprire tutti i ruoli della fascia sinistra.

In avanti, infine, dovrebbe giocare il colombiano Ceter al centro dell’attacco, con Galano collocato alle sue spalle nelle vesti di trequartista. L’ex punta del Chievo Verona, di proprietà del Cagliari, è stato uno dei più positivi (4 reti e 3 assist) nella prima parte della stagione. Forte fisicamente, in possesso di buona tecnica ed anche discretamente temibile in progressione. Galano invece, nonostante l’anagrafe non più generosa, è elemento che ancora può determinare positivamente un match con una giocata individuale, un dribbling che regali superiorità numerica, un assist o affidandosi ad un calcio piazzato.