Home Schede Tecniche PIATEK: I “PISTOLERI” ALLA CORTE DI NICOLA DIVENTANO DUE

PIATEK: I “PISTOLERI” ALLA CORTE DI NICOLA DIVENTANO DUE

Centravanti collaudato, essenziale e freddo nei sedici metri rivali, rappresenta una pedina importantissima nello scacchiere tattico di Nicola

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Dopo aver acquisito le prestazioni dei promettenti Botheim e Valencia, le garanzie tecniche rappresentate da Bonazzoli e Dia, la Salernitana ingaggia il polacco Krzysztof Piątek e regala a Davide Nicola, almeno sulla carta, nuove certezze in termini di reti.

Pedigree importante nel calcio italiano, avvalorato da 29 realizzazioni in 69 partite indossando la maglia di società prestigiose come Milan, Fiorentina e Genoa, il neo granata ha timbrato spesso il tabellino pure nella Nazionale polacca, mettendo a segno 10 gol in 23 match.

Numeri significativi, ma anche un recente triennio in Germania (Hertha Berlino) avaro di soddisfazioni (12 reti), parzialmente lenito dalla seconda parte della scorsa stagione vissuta a Firenze e terminata con 3 reti all’attivo e la qualificazione dei viola in Conference League.

Negli occhi e nelle menti dei calciofili italiani è rimasto impresso soprattutto il suo primo cimento nel massimo campionato nostrano, quando riuscì a dimostrare un cinismo realizzativo (13 reti con la maglia del Genoa) che sorprese un po’ tutti.

De Sanctis ha concretizzato un acquisto importante, grazie al quale Fazio e compagni avranno ulteriori chance di raggiungere con minori tribolazioni la permanenza in serie A. 

L’ex milanista è centravanti collaudato, essenziale e freddo nei sedici metri rivali, dove riesce ad esibire un repertorio tecnico variegato, sia che si tratti di anticipare con un taglio il difensore, sia che detti la verticalizzazione e miri al palo lontano, sia che, sfruttando una discreta prestanza fisica (185 cm), riesca a svettare e prevalere nel gioco aereo.

Piatek possiede una buona tecnica di base, ma per rendere al meglio necessita dei rifornimenti della squadra, che dovrà essere in grado di rifornirlo con continuità ed esaltarlo mantenendolo vivo nel cuore della proposta offensiva.

Il neo cecchino granata, infine, pur non possedendo la giocata estrosa capace di spaccare la partita, non è attaccante statico, perché sa uscire dai blocchi difensivi rivali e partecipare al gioco, dialogando con gli altri calciatori di movimento e dando respiro alla manovra con precisi cambi di fronte.

Nel calcio di Davide Nicola, il nuovo ‘pistolero’ granata sarà impiegato soprattutto come attaccante centrale. Difficilmente lo vedremo recitare da esterno o da punta che svaria sull’intero fronte offensivo, al netto dei movimenti senza palla che un centravanti intelligente come lui non avrà difficoltà a garantire.